Parma, sabato 26 Gennaio 2019,
oltre 150 persone, sala stipata.
Interviene Francesca Donati (chi poteva aprire se non lei che si chiama così…) rappresentante della presidenza della Regione Emilia Romagna. E parte dalla realtà regionale: 4,5 milioni di persone, 2.400 minori collocati fuori dalla loro famiglia: 1.200 in comunità e 1.200 in famiglie accoglienti. Negli ultimi 10 anni 3.000 minori adottati di cui il 30% dai tribunali nazionali; nel 2017 200 adozioni in un anno; 450 nuclei madri bambino accolti in comunità. Una realtà di bisogno e di grido di aiuto imponente. Poi racconta tutto il lavoro di sostegno, di formazione della Regione.
Ne segue mons. Solmi, vescovo di Parma, già responsabile del settore famiglia all’interno della Conferenza Episcopale. Una grande paternità! L’accoglienza familiare è un contributo essenziale alla collettività … sempre meno collettività; l’affido è un antidoto alla chiusura e alle chiusure delle persone; è una scuola di vita, civiltà e democrazia. C’è bisogno di queste testimonianze.
Poi una prima importante esemplificazione di questa controtendenza: la dott.ssa Vizzi del comune di Parma: ogni accoglienza chiede un progetto armonico per poter camminare: oltre ai bambini ci sono i genitori naturali, i Tribunali Minori, la famiglia accogliente, i servizi sociali…
Oggi è stata una grande testimonianza di questo “progetto armonico”, di soggetti diversi, accomunati da un obiettivo di aiuto e di sostegno; un’evidenza è che la diversità di origine, di storia, di metodo non è un ostacolo ma una occasione e si sono avvicendate tante esemplificazioni. Quasi a dire che per rispondere a questa domanda “chi è il bambino che viene in adozione? Chi è il bambino che viene in affido? Cosa ha da portarci in dono?” serve una comunità armonica. Certo per come si può: oggi si è vista una realtà regionale al lavoro che ce la mette tutta per come può. Lasciando una sorpresa: una “leggerezza positiva” di intervento, di presenza e una bellezza che arriva alla commozione.
Dalle persone che accolgono con una forza di gratuità che attira, che viene voglia di guardare, che viene voglia di dire: voglio essere così come te!
Una capacità di dire di si a volti e a imprevisti. Ma poi capisci che questa bellezza c’è perché, oltre alla bellezza dei testimoni, ci sono radici profonde di appartenenza ad una storia, a dei luoghi, a una presenza l’uno all’altro.
Preparare l’evento di oggi all’interno del Forum dell’Emilia Romagna è stato un cammino. Trattare il talento della passione per la famiglia e per l’accoglienza in un ambito ampio, fuori dai propri confini tradizionali, con persone con una storia e una identità diversa ci ha costretti a un lavoro, a un cambiamento, a un si ulteriore. Conveniente! …e oggi lo si è visto.
La testimonianza di Maddalena: “….desidero essere dono; non posso non concepirmi se non come dono. Se la mia mamma naturale non si fosse donata a questa famiglia accogliente non ci sarebbe stato poi tutto ciò che è seguito; quindi sono stata donata e lì è iniziata un’attesa… poi la bellezza di questa storia… ora ho un compito: dare speranza a chi fa questo percorso. Spesso sembra prevalere il male ma in realtà da quella crepa viene tutto il bene”.
Una grande promessa!!!
Alberto Pezzi