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Consulta. Bordignon (Forum Associazioni Familiari): “Decisione su single non è svolta, garantire invece alle famiglie gratuità adozioni internazionali”

Consulta. Bordignon (Forum Associazioni Familiari): “Decisione su single non è svolta, garantire invece alle famiglie gratuità adozioni internazionali”

 

Roma, 21 marzo 2025
“La decisione della Consulta di aprire le adozioni internazionali anche a persone single sembra, in realtà, solo un ulteriore colpo verso le famiglie perché, di fatto, non va in nessun modo incontro alla necessità di una svolta per rilanciare l’adozione internazionale da tempo in difficoltà in Italia, tanto da lasciare troppe famiglie sospese in lunghe, impegnative e costose attese”. Lo dichiara Adriano Bordignon, Presidente del Forum delle Associazioni Familiari.
“L’Italia – prosegue – vive una situazione paradossale: in Europa è il paese in cui si adotta il maggior numero di minori, secondi al mondo dopo gli USA, nonostante tutte le complicazioni giuridiche e amministrative possibili e sebbene i numeri dell’adozione siano diminuiti ovunque nel continente. Nel 2024 anche in Italia si registra un calo di adozioni internazionali concluse rispetto al 2023. In questo panorama, secondo la Consulta la legge 184/83 poteva, nell’articolato in oggetto, ‘riflettersi negativamente sulla stessa effettività del diritto del minore a essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso’, dato l’attuale momento storico che vede una riduzione delle disponibilità all’adozione da parte delle coppie. Ma l’intervento è fuori target. Gli ultimi dati ufficiali forniti dalla Commissione Adozioni internazionali (CAI) potrebbero attestarsi attorno a quota 500 perché il primo semestre 2024 ne ha concluse 234. Nel 2022 le coppie con decreto di idoneità erano 1.462 e le adozioni concluse solo 527. Il rapporto è di tre a uno. Troppi genitori idonei che attendono, in quanto a questi si aggiunge il pregresso”.
“Da anni – osserva Bordignon – le famiglie disponibili all’adozione internazionale attenderebbero, invece, un intervento della Corte Costituzionale sulla discriminazione esistente fra i costi che devono affrontare e la gratuità della Adozione Nazionale e, ora, anche della Fecondazione assistita. Infatti, le famiglie che si approcciano all’adozione internazionale devono sostenere costi estremamente significativi. Perché non garantire a questa straordinaria forma di accoglienza il medesimo concetto di gratuità?”.
“Dalla Consulta ci aspettiamo anche un intervento che induca fermamente, giudici e servizi sociali, a rispettare i tempi per l’ottenimento della idoneità previsti dalla legge 184 del 93, che invece oggi vedono troppe coppie esposte a logoranti lungaggini” afferma il Presidente del Forum delle Associazioni Familiari, precisando che “sarebbe anche opportuno strutturare non solo una formazione più accurata e aggiornata, ma anche percorsi post-adozione che accompagnino a lungo le famiglie impegnate nell’affrontare ogni giorno, e ancor più nella fase adolescenziale, i traumi subiti dai loro figli. Questo significherebbe anche modificare la narrazione che descrive l’adozione come esperienza troppo faticosa. Se si vuole offrire un dignitoso futuro ai troppi bambini abbandonati nel mondo, coltivare la tradizione della cultura solidaristica italiana e se, tramite l’adozione, si desidera provare a contenere la denatalità, la vera chiave di volta sta in una politica estera del nostro Paese, che metta in un ruolo più centrale l’istituto dell’adozione” conclude Bordignon.